dizzee rascal, e3af (2020)

ok...

franck vigroux

tipo tenet

Pavel Kostomarov, To the lake (Эпидемия, Epidemiya)

Stagione 1
Fatta bene, forse troppo moralista

autechre

continuo ad ascoltarli ma continuano a non essere il mio genere

sign (2020)

plus (2020)

jean dawson, pixel bath (2020)

no

sam amidon, s/t (2020)

ok

robert musil, pagine postume pubblicate in vita (1936)

nothing but thieves, moral panic (2020)

no

woody allen, crisis in six scenes (2016)

non posso credere di averlo vista tutta
terribile

songhoy blues, optimisme (2020)

bello

ela minus, acts of rebellion (2020)

sembra billie eilish

ben harper, winter is for lovers (2020)

beniamino suona nella sua cameretta

jimmy chin, elizabeth chai vasarhelyi, free solo (2018)

figa cento minuti di mani sudate - e sapevo come andava a finire!

eddie vedder, matter of time ep (2020)

idles, ultra mono (2020)

Grounds Mr Motivator grandissimo pezzo, così come A Hymn
Danke la degna conclusione, con la citazione true love will find you in the end
Voce filtrata dall’alcol, british working class accent
Rapido, devastante e inesorabile.
Era dai tempi di fat of the land che non sentivo qualcosa di così efficace in puro cockney
Per il 2020, nonostante NIN, Springsteen e Dylan non ho sentito di meglio
⭐️⭐️⭐️⭐️

gorillaz, song machine, season one: strange timez (2020)

la solita ammucchiata di ospiti illustri. Ognuno dà il proprio contributo, ma forse proprio per questo, mi sembra ancora più fuori fuoco del solito. Forse un album dei gorillaz deve essere proprio così. Può risultare “divertente”

charles webster, decision time (2020)

pensavo meglio

bob dylan, rough and rowdy ways (2020)

in forma
false prophet
crossing the rubicon
e ovviamente
murder most foul

amarcord stantio

pearl jam, mtv unplugged (2020)
reso disponibile in streaming per la prima volta, ascoltato, archiviato

rage against the machine, the battle of mexico city live (2020)
idem

model child

troppo pop e non di quello buono