28 dicembre 2008

23 dicembre 2008

ops...

"vado un attimo al cesso..."

22 dicembre 2008

Remo Remotti In voga (07)

s.v.



J. + E. Cohen Non è un paese per vecchi (2007)

*** SPOILER WARNING ***
(deh hi hi oh)

la morte arriverà

e calerà
la sua
mannaia
con la sua buffa
pettinatura

è un dato
di fatto


(fiiiuuu meno male, quando ho visto Burn after reading mi sono spaventato)
4

19 dicembre 2008

LoveRun08

Due o tre cose sul latte crudo

Batteri crudi contro pubblicità pastorizzata

E' arrivata come un fulmine a ciel sereno la serie di notizie circa la presenza di batteri all'interno del latte crudo messo a disposizione attraverso i sempre più numerosi distributori installati nelle fattorie e nei centri dei paesi. Secondo quanto deciso a livello Ministeriale, per ragioni di sicurezza il prodotto può essere consumato solo dopo bollitura. Inoltre, viene vietata la consumazione presso il distributore: in pratica, dovranno essere rimossi i bicchieri di plastica messi a disposizione degli acquirenti.

Un brutto colpo per gli agricoltori che da qualche tempo a questa parte hanno investito nelle strutture di distribuzione, rispettando rigide norme sanitarie. E proprio questo è uno dei punti che ha sollevato maggiori perplessità, non solo per il ritardo con il quale l'esigenza è emersa rispetto all'avvio dell'iniziativa (si parla ormai di qualche anno), ma anche per le modalità. A destare i maggiori dubbi, se non addirittura sospetti, la presa di posizione in coincidenza con una crescita diventata ormai importante a livello di percentuale di questo sistema di distribuzione. Ad alimentare le perplessità, la risonanza che è stata data alla notizia.

La prima e più decisa reazione arriva, come prevedibile, dal Consorzio Tutela latte Crudo. In una nota diramata dal proprio sito, la situazione viene inquadrata senza mezzi termini: "E’ in atto un violento e ingiustificato attacco denigratorio contro la vendita diretta del latte crudo", si legge sulla pagina principale. Per quanto riguarda il provvedimento con modalità di diffusione tali da lasciar supporre una certa superficialità da parte degli allevatori, la risposta è altrettanto chiara: "Questo dopo ben quattro anni, in cui centinaia di migliaia di cittadini, ogni giorno hanno acquistato il latte crudo presso i distributori self service, senza che vi sia stato un solo caso provato di infezione causato dal nostro latte come dimostrano le migliaia di analisi effettuate dal Servizio Sanitario Pubblico".

La conclusione a questo punto, secondo il Consorzio, è ovvia: "La verità è: stiamo dando fastidio a qualcuno che vuole farci chiudere. La vendita diretta è l’alternativa concreta alla bieca globalizzazione dei mercati". A difesa dell'iniziativa e a dimostrazione della fiducia riposta dagli utenti, viene infine proposta la sottoscrizione di una petizione. A giudicare dalla risposta, non ci vuole molto a capire da che parte stanno i cittadini: nel giro di pochi giorni infatti, le adesioni hanno superato quota dodicimila.

Il motivo di fondo appare chiaro: un attacco da parte della grande distribuzione nei confronti degli allevatori locali. Dal punto di vista del Consorzio Tutela Latte Crudo infatti, la conclusione appare immediata alla luce di alcune semplici considerazioni: "Perché chi vende uova, pesce o carne cruda non deve apporre scritte: Da consumarsi previa bollitura?", oppure: "Perché nei ristoranti si può servire capaccio di pesce, o carne, insalate russe e dolci fatti con uova crude?". O ancora, la domanda più inquietante: "Perché l’industria non deve far bollire il latte ma può scaldarlo a 72 gradi per 15 secondi?". E infine: "Perché solo il nostro latte deve essere consumato previa bollitura?". Domande alle quali difficilmente verrà data una risposta se non di stampo istituzionale, quindi vaga e indecifrabile.

Diverso il punto di vista dell'Amministrazione Regionale, dove la decisione viene invece interpretata come la più logica. Nel corso di un Tavolo Istituzionale presieduto dall'assessore regionale all'Agricoltura Luca Daniel Ferrazzi è stato reso noto che "'Regione Lombardia intende continuare a prevedere tutte le modalità operative necessarie per lanciare un segnale di fiducia forte a favore della tenuta del suo sistema rurale - dichiara l'Assessore -. Quanto ai possibili rischi causati dal consumo di latte crudo acquistato da distributori automatici, la decisione di rendere obbligatoria l'indicazione sul consumo previa bollitura, come previsto dall'ordinanza del sottosegretario Martini, è una risposta di buon senso per mettere fine a una campagna all'insegna dell'allarmismo''.

A livello locale, una prima reazione arriva attraverso Altomilaneseinrete: "La gran campagna contro il latte crudo passata ai TG, è apparsa senza contradditorio, massiccia, zeppa di interviste a scienziati che sono tutti unanimi: il latte crudo è pericoloso, è carico di batteri, non è pastorizzato e quindi provoca infezioni! - si legge nell'intervento a firma di Fabio Prina -. Si sono dimenticati di dire però che questo latte costa meno, è un prodotto fresco, genuino e di qualità, la carica batterica contenuta è paragonabile ai fermenti lattici presenti in farmacia, contiene vitamine ed enzimi che ci scordiamo nel latte della grande distribuzione, è più ecologico perché viene consumato in loco e non trasportato". A sostegno scientifico della tesi, viene proposto un video a cura della ricerca scientifica dell'Università di Basilea secondo cui "Il Latte Crudo previene alcune forme allergiche e di asma". Non manca inoltre la testimonianza di chi sostiene di aver risolto, grazie al latte crudo, problemi di allergia sorti proprio in seguito al consumo prolungato del prodotto industriale.

D'altra parte, i nove casi in bambini che hanno accusato infezioni riconducibili al consumo di latte crudo, meritano una certa attenzione. Secondo l'Inran inoltre, bollire il latte non sarebbe così deleterio. L'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione infatti, sostiene che la bollitura lasci inalterati i principali nutrienti del latte, come calcio, proteine, lipidi. Quello che si perde è invece l'apporto di enzimi attivi, o vitamine, componente che però l'organismo raccoglie soprattutto da frutta e verdura. Ciò non toglie però, come viene precisato, che gusto e sapore non siano più gli stessi e a quel punto le differenze con il latte pastorizzato si assottigliano.

Troppi indizi per lasciare indifferenti anche chi non è sospettoso di natura. La conclusione infatti, non è difficile da prevedere: "Le multinazionali non ci stanno, e i media le difendono - prosegue l'intervento di Prina, portavoce di Sosteniamoci.it -: le prime hanno paura di perdere il mercato speculativo del latte, dall’altra parte, le TV, di perdere gli introiti derivanti dalle pubblicità! Che l’informazione del TG sia un’informazione pubblicitaria!?".

Domanda provocatoria e retorica al tempo stesso. Tempi e modalità con le quali la questione è stata affrontata presentano infatti tutti gli elementi di vicende analoghe viste in passato. Una volta lanciato l'allarme infatti, sulla vicenda cala il silenzio, evitando così di dover garantire pari visibilità a una eventuale smentita.
valleolona.com, 15 Dicembre 2008
Ultimo aggiornamento Lunedì 15 Dicembre 2008 22:22
(mercatidelcontadino.it, 18/12/08)

17 dicembre 2008

no: isis













oceanic
(02) - troppo diconom(n)ici on/off, forte/piano, bianco/nero. 1,5
in the absence of truth (06) - che due coglioni. il peggio del metal. Ø
celestial e sgnl>05 (01) - 1
the red sea ep (02) s.v.
panopticon (04) 1,5

akron/family


Meek Warrior (06) - Bello, davvero. 3,5
Love is Simple (07) - Inno all'amore e all'amicizia. 3,5

james holden the idiots are winning (06)

questo minimalismo elettronico mi ha un poco rotto il cazzo. mediocrità, pressapochismo. un computer in mano ma NON tutti sono buoni. gli idioti sono perdenti. mezzo punto inmeno. 1

vinicio capossela da solo (08)

nella giusta predisposizione mentale il microcosmo teatro dell'assurdo di vinicio capossela è affascinante. lui e le sue invenzioni, la sua musica meccanica e fisica. qui poi càpita anche di sentirlo smettere la buffa e melanconica manchera clownesca per fare il serio. e diventare ancora più amaro. 3/s.v.

Marianne Faithfull Easy Come Easy Go (08)

la pelle di daino e la sua cover marchetta natalizia.
bello, però, 'sto disco. con Cat Power, Nick Cave, Rufus Wainwright, Teddy Thompson, Antony Hegarty e Keith Richards.
2,75

16 dicembre 2008

the dining rooms - ink (07)

"ottimo lavoro", al solito. lounge di gran gusto. top quality. 3

Juana Molina















Tres cosas
(04) - non completamente riuscito. la realtà del territorio sonoro non è talora ambiente ideale per la voce protagonista, l'io narrante mono-tono come artificiosamente sovrapposto a un sottofondo più di una volta inadatto, uno sticker troppo chiassoso su una carta da parati delicata, pur essendo sia la musica sia la voce di ottima levatura. forse per come è registrata la voce, mah. 1,75
Son (06) - voce e chitarra. lieve. si tratta di sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda. 2,75
Un día (08) - così si fa. l'approccio è quello giusto. boschi sintetici e ipermondi vocali. ha guadagnato una dimensione. 3

08 dicembre 2008

buio della mente/2

Three Iranian drug traffickers hang limply from the nooses as it snows in a square in central city of Qom, 120 kms south of capital Tehran, 02 January 2008. Iran hanged 13 convicted riminals today, including the mother of two young children who had been found guilty of murdering her husband after discovering he was having an affair, reports said. PHOTO AFP/STR

buio della mente

Representatives of the Muslim religion at the WW1 muslim military cemetery in Notre-Dame de Lorette in Ablain Saint-Nazairenear Lens in Pas-de-Calais, Northern France, 08 Decembre 2008. Some 500 graves were discovered desecrated with Nazi inscriptions andswastikas in the Muslim section of a France's World War One military cemetery. ANSA / EPA/MIKAEL LIBERT

Latte alla spina, è allarme batteri

Ammalarsi alla ricerca del latte perduto tra voglia di risparmio, nostalgia del passato e desiderio di cibi naturali. Finire in ospedale, con i reni danneggiati tanto da rischiare la dialisi, per aver bevuto senza cuocerlo prima, un bicchiere di latte crudo, di quello che arriva dritto dalla stalla e viene venduto nei distributori automatici che si moltiplicano sono ormai pi di duemila fuori dalle aziende e nelle nostre città. È accaduto a nove bambini, colpiti negli ultimi due anni dal batterio Escherichia coli 0157 che causa diarrea con crampi addominali e nel 4% dei casi può portare a gravi complicazioni renali. Scatta l'allarme latte crudo dopo i 9 casi denunciati e si muove il ministero del Welfare che annuncia l'obbligo di inserire la dicitura bollire sui distributori alla spina minacciando la sospensione della vendita sino ad allora dopo che nell'estate il ministro dell'Agricoltura Luca Zaia, loro grande fautore, aveva proposto di installarli nei parcheggi dei supermercati. Ci sarà anche lui in prima fila alla riunione di urgenza convocata per mercoledì dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini che martedì incontrerà il Consiglio superiore di sanità per valutare la situazione in un paese che ogni anno produce 10 miliardi e 800mila litri di latte. Allarme, riunioni, Coldiretti e Confagricoltura che difendono i produttori «siamo in piena regola rispetto alle leggi», pronti ad aggiungere se richiesti diciture uguali in tutte le regioni mentre l'Aduc, l'associazione dei consumatori condanna «la moda del latte sfuso che ci riporta indietro di cent'anni». Eppure, dicono gli esperti, sarebbe bastato poco ad evitare paura e malori: bollire il latte comprato, chiarire le idee alle gente che ha cambiato velocemente abitudini dando troppe cose per scontate. «Latte crudo, fresco, a lunga conservazione, filtrato, la gente non sa più la differenza tra latte pastorizzato e crudo. Il primo, fresco o a lunga conservazione, è bollito, quindi i germi patogeni sono stati uccisi dal calore. Quello crudo o viene direttamente dalla mucca senza trasformazioni e quindi andrebbe come una volta cotto per sicurezza e tutto sarebbe risolto», sottolinea il professor Cannella, docente di scienze dell'alimentazione alla Sapienza che ha stilato il parere per il ministero sui rischi potenziali del latte crudo. Tutto è cambiato, troppo in fretta. «Quando eravamo piccoli non esisteva il latte pastorizzato, mia madre dalla stalla lo metteva sul fuoco prima di farcerlo bere», ricorda Giuseppe Grasselli, che nella sua azienda in provincia di Reggio Emilia munge ogni giorno 50 vacche e produce 15 quintali di cui 300 venduti alla spina. Da allora sono passati decenni. E arrivata la tecnologia, la grande distribuzione col prodotto pastorizzato che non ha più bisogno di essere cotto e la tradizione si è persa. A ricambiare le carte in tavola, la crisi che negli ultimi mesi ha fatto crescere in maniera esponenziale i punti di vendita coi distributori di latte perché, come diceva il ministro Zaia, «tagliando la filiera risparmia il cittadino e l'agricoltore guadagna di più». Perché il prezzo medio di un litro alla spina è di un euro, quasi la metà di alcuni latti industriali. Non solo la crisi ha portato a cambiare i consumi. «E importante il fattore economico ma la gente cerca anche i buoni vecchi sapori, la naturalità, freschezza, autenticità. Voglia di ecologia, nostalgia e risparmio, spingono a puntare sui piccoli produttori, c'è l'idea di maggior cura anche se può essere solo un mito», dice Vanni Codeluppi, docente di sociologia dei consumi all'università di Modena e Reggio.
(laRepubblica.it, 05 Dicembre 2008)

05 dicembre 2008

denys arcand le invasioni barbariche (03)

bello, non strepitoso ma godibile. mi devo ricredere e in buona parte rimangiarmi i pregiudizi. unico neo i troppi cambi di scena, ci saranno un milione di stacchi, sembra un gangsta rap. 3

Andrej Tarkovski Andrej Rubliov (Andrej Rublëv)

URSS 1966 - 3h 10'
la corazzata rubliov è una cagata pazzesca
tutto pieno di concetti
bianco e nero fashion
da non vedersi soprattutto dopo un abbondante cena come ho fatto io

Ryan Adams Cardinology (08)

troppo american, troppo country-folk-rock. dentro quel solco qualcosa meno di neil young non è di mio gradimento. e a volte non basta. oltre alla powersong magick c'è poco altro. 2

AC/DC Black Ice (08)

ogni tanto mi piace sentire del buon rock tamarro suonato come si deve. 3
adatto come sottofondo alla guida di una macchina di qualcun altro in mezzo a una tempesta nevosa. brum brum.

pesca infelice


ovvero: la poca roba che tiri su la ributti dentro per pietà






the hold steady stay positive (08). un po' rock tondo un po' fratello buono dei social distortion, sembra l'inutile progetto solista dello sconosciuto chitarrista di un grande e famoso gruppo, oppure no, l'ultimo disco di ringo starr tipo, una cosa così. tanto rock, troppo southern, troppo born to run in ritardo di 35 anni. va bene che tutto è ciclico, ma troppo scontato. 1,25
david byrne + brian eno everything that happens... (08). era davvero necessario fare un altro disco? no. ascoltarlo? nemmeno. i due grimaldelli al loro peggio. 1
squarepusher just a souvenir (08). troppo minimalismo virtuoso mast. ment. all'n-esima potenza fine a se stesso tipo les claypool in digitale. squarepusher è in buona sostanza questo ma ho sentito di meglio, molto meglio. 1
juana molina rara (05). Ø

29 novembre 2008

Los Campesinos! We Are Beautiful We Are Doomed (08)

ancora divertenti, 2,5

antony and the johnsons - il nuovo e il vecchio


antony and the johnsons (1997). il primo. melodrammatico.
2,5
another world ep (2008). in attesa del nuovo (2009). s.v.

fujiya & miyagi lightbulbs (08)

sciacquetta inglese/salsapariglia/4 carati/1,5

get well soon Rest Now, Weary Head! You Will Get Well Soon (08)

bello - e strano. un po' telefilm per adolescenti, un po' beirut, un po' thom yorke. 3

mogwai the hawk is howling (08)

un altro avvolgente ed entusiasmante album dei mogwai. è sempre la stessa cosa: chitarra pianissimo e fortissimo, la voce è rara e fuori luogo, sono i m. un gruppo strumentale. in avanti, prendere o lasciare. 3,25

tv on the radio dear science (08)

la spinta propulsiva della rivoluzione tiviondereidiana si va esaurendo. meno entusiasmante dei precedenti. 2,75

28 novembre 2008

Il laboratorio dell'odio

Alla radice delle violenze scatenate da fondamentalisti hindu contro i cristiani in Orissa e altre zone dell'India, ci sono ancestrali divisioni di casta, interessi politici e paura dei cambiamenti sociali. Due gesuiti tracciano un quadro della crisi e raccontano le sofferenze delle vittime

Un interessante articolo su quanto sta succedento in India

24 novembre 2008

allt eller inget.com

mi è stato fatto notare questo sito di geni.
sono i miei eroi di oggi. pane e photoshop.

23 novembre 2008

Due

Marracash, s/t (2008) Dilettante. La cosa più interessante è fatta assieme ai Co'Sang, 1,5
UNKLE, End Titles... (2008) Mi ero stufato degli UNKLE già da un po' e non me ne ero neanche accorto, 1,5

Richard Kelly Donnie Darko (2001)

Mah...

Black Mountain In The Future (2008)

Un po' nipoti dei Sepelin, un po' di Neil Young, un po' psychedelia, non fanno bene nessuna di queste cose. 1,5
Si conferma il trend anni 70 ecc.

Einstuerzende Neubauten The Jewels (2008)

Gli EN sono feticisti degli effetti sonori, come appurato personalmente durante l'ultimo live a Milano. E in effetti in questo lavoro non ci sono canzoni, melodie (ancora meno del solito), è un saggio su rumore, strumenti, ortodossi e inventati.
Un mondo estremo ma affascinante, in cui le orecchie vengono solleticate (e martoriate) da mani esperte, da sartina e operaio metalmeccanico, grevi e al tempo stesso sensibili e abili.
Un pachiderma a proprio agio in una boutique di cristalli.
Sono passati dal distruttivismo al costruttivismo.
s.v.

Assalti frontali Un'intesa perfetta (2008)

Mi piacciono le rime di Militant-A. Dai tempi della 99 Posse ha sempre avuto intuizioni geniali.
Ci sono Bonnot, Glasnost e Paul G.
Le solite carenze musicali nonostante la (post) produzione Casasonica. Ma anche le cadute nella banalità tipo
fascio giù le lame/giù il coltello infame/chi è quel cane che colpisce nel sociale/al posto del cervello c'ha un buco nero
ecc.
2,75

Peter Broderick

Un altro malato di registrazione compulsiva.
Musica per colonne sonore, piano, archi, corde, sensazioni, stasi infinita.
Music For On Paper Wings (2007), pianissimo.
Docile (2007), quasi solo piano, il più ostico.
Music For On Paper Wings (2008); + strumento singolo.
Home (2008) minchia canta anche, è troppo commerciale ci manca solo paris hilton

Brian De Palma, The Black Dahlia (2006)

Liberamente tratto dal romanzo di El Roy (e ovviamente ispirato al fatto di cronaca nera).
La ricostruzione (orchestrata da Dante Ferretti in Bulgaria) è perfetta. Molte scene, soprattutto il luogo del ritrovamento di Elizabeth Short, sono esattamente come me le ero immaginate, soprattutto quando leggevo I miei luoghi oscuri. Ma forse questo è merito di Ellroy, che dipinge un quadro con quattro pennellate.
Il resto è superfluo. Non ci siamo con i personaggi. la dalia e la bionda non vanno bene, Scarlett Johanson spaesata, Hilary Swank si salva (eccome), Josh Hartnett non sa se fare Humphrey Bogart o Dashiel Hammett e fa sbellicare. Alla fine sembra Warren Beatty in Dick Tracy. Che pena.
Bruttino (2 - De Palma delusione), ma fa veramente impressione la ricostruzione scenografica.

Estremismi

Caro Senatore Pera, in questi giorni ho potuto leggere il Suo nuovo libro Perché dobbiamo dirci cristiani. Era per me una lettura affascinante. Con una conoscenza stupenda delle fonti e con una logica cogente Ella analizza l’essenza del liberalismo a partire dai suoi fondamenti, mostrando che all’essenza del liberalismo appartiene il suo radicamento nell’immagine cristiana di Dio: la sua relazione con Dio di cui l’uomo è immagine e da cui abbiamo ricevuto il dono della libertà. Con una logica inconfutabile Ella fa vedere che il liberalismo perde la sua base e distrugge se stesso se abbandona questo suo fondamento. Non meno impressionato sono stato dalla Sua analisi della libertà e dall’analisi della multiculturalità in cui Ella mostra la contraddittorietà interna di questo concetto e quindi la sua impossibilità politica e culturale. Di importanza fondamentale è la Sua analisi di ciò che possono essere l’Europa e una Costituzione europea in cui l’Europa non si trasformi in una realtà cosmopolita, ma trovi, a partire dal suo fondamento cristiano-liberale, la sua propria identità. Particolarmente significativa è per me anche la Sua analisi dei concetti di dialogo interreligioso e interculturale.

Ella spiega con grande chiarezza che un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile, mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo. Mentre su quest’ultima un vero dialogo non è possibile senza mettere fra parentesi la propria fede, occorre affrontare nel confronto pubblico le conseguenze culturali delle decisioni religiose di fondo. Qui il dialogo e una mutua correzione e un arricchimento vicendevole sono possibili e necessari. Del contributo circa il significato di tutto questo per la crisi contemporanea dell’etica trovo importante ciò che Ella dice sulla parabola dell’etica liberale. Ella mostra che il liberalismo, senza cessare di essere liberalismoma, al contrario, per essere fedele a se stesso, può collegarsi con una dottrina del bene, in particolare quella cristiana che gli è congenere, offrendo così veramente un contributo al superamento della crisi. Con la sua sobria razionalità, la sua ampia informazione filosofica e la forza della sua argomentazione, il presente libro è, a mio parere, di fondamentale importanza in quest’ora dell’Europa e del mondo. Spero che trovi larga accoglienza e aiuti a dare al dibattito politico, al di là dei problemi urgenti, quella profondità senza la quale non possiamo superare la sfida del nostro momento storico. Grato per la Sua opera Le auguro di cuore la benedizione di Dio.

Benedetto XVI

(corriere.it, 23/11/08)

NO:

Keren Ann, s/t (2007)
Harmful, 7 (2007)
Papercuts, Can't Go Back (2007)