29 marzo 2008

Elenco dei simboli ammessi alle politiche 2008

dal sito del ministero dell'Interno

No Grave Gonna Hold My Body Down

(Brother Claude Ely)

Go down yonder Gabriel put your foot on the land and seanow blow your trumpet boy until you hear from me

There ain't no grave gonna hold my body downthere ain't no grave gonna hold my body downwhen you hear that trumpet soundgonna get up out of the groundthere ain't no grave gonna hold my body down

Looked over Jordan, what did I see?A band of angels coming after meThere ain't no grave gonna hold my body downthere ain't no grave gonna hold my body downwhen you hear that trumpet soundgonna get up out of the groundthere ain't no grave gonna hold my body downMeet me Jesus meet meMeet me in the middle of the airif these wings fail me, meet me with another pair

There ain't no grave gonna hold my body downthere ain't no grave gonna hold my body downwhen you hear that trumpet soundgonna get up out of the groundthere ain't no grave gonna hold my body down

24 marzo 2008

Modeselektor - Boogybytes vol. 3 (2007)


2,5

(2007) Nine Inch Nails - Y34RZ3R0R3MIX3D (Year Zero Remixed)


com'è che questo crogiuolo remix che come al solito segue l'album dei nin è molto meglio dell'originale? mistero. o più semplicemente, l'intelligenza di affidare materia prima nobile ma senz'anima a talented pros: STEPHEN MORRIS, BILL LASWELL, KRONOS QUARTET, SAUL WILLIAMS, OLOF DREIJER, THE FAINT ecc.
A parte saul williams che rende la pariglia, i miei preferiti remix sono di the warning e me, i'm not. 4

esiste anche un sito che invita ciascuno di noi a remixare. e uno in cui scaricare (gratis/5 $) l'ultimo album strumentale.
è ufficialmente impazzito. (faccina gratis)

Mogwai




























I mogwai sono la madre di tutte le battaglie, l'episodio zero del concetto rock odierno, inteso come incedere primordiale, lentezza esasperante interrotta da rari squarci chitarri, cercando di rappresentare l'assoluto from glasgow.
ascoltare/lasciarsi rapire completamente ma solo se convinti al 100% o lasciare perdere del tutto. valida come regola generale, tutto o niente - lagrime agli occhi o svuota cestino - senza rimpianti. indifferenti di fronte alla carestia musicale odierna, non accettare compromessi, prima o poi si trova la propria oasi, il proprio posto caldo. i mogwai mi convincono molto.
ho visto i mogwai dal vivo solo una volta in una specie di scantinato a milano chiamato binario zero (spero nel frattempo sia diventato un'autorimessa). facevano da spalla a un merdoso gruppo italiano di cui non ricordo il nome. la situazione non aiutava, quei 40 minuti di mogwai non li ho compresi subito appieno. l'ascolto di mogwai anche dal vivo richiede tempo e testa.

podcast

Tim Tetzner - My Baby Protects Me (Night+Day) - Mix for Morr Music Radio. 26/9/07. 4

memo

memo:
  • A. A. Bondy

23 marzo 2008

  • Ma perché mi si ficcano nel cervello questi chiodi che poi non riesco più a togliere? Diventano una fissazione, li ho descritti anche viti autofilettanti.
  • L'altra sera ho visto Valerio Merola e Vecchioni a 200 metri di distanza. Merola era dalla pettinatrice e Vecchioni rideva per stradacol toscano in bocca. Stamattina ho visto Eranio davanti al bar Magenta. La settimana scorsa ho visto due vj in Buenos Aires e una giornalista Mediaset in corso Vittorio Emanuele. Io non so cosa vogliono da me perché mi seguono.
  • Ho ancora la tosse e un po' di catarro. Sembro un vecchio bavoso tisico - o un cocainomane, a seconda delle volte. Non voglio tagliarmi la barba, devo fare in modo di non avere questo ciuffo da bravo ragazzo del cazzo. Spero di sciogliere questo muco dai bronchi e la ruggine dalle gambe per tornare il prima possibile. Ci siamo.
  • L'altra sera, 22.40, il treno è pieno di stracomunitari, da dove sono vedo solo facce e voci straniere. E alito d'alcol, lattine di birra. Ho come l'impressione che il capo treno non verrà a controllare. e come dice il mio amico oliviero, quando calano le tenebre gli invisibili e gli indesideratiescono dall'oscurità e se ne tornano a casa. escono giusto il tempo per andare a lavorare e far funzionare questo paese vecchio e malato. stazione successiva, alcuni italiani, c'è un vecchio che parla con accento meridionale a una africana con le treccine. "quanto mi paghi?" "in nero?" (se è africana...). è il più giovane anziano von più rughe in faccia al mondo. slavia, asia, africa, sudamerica.
  • è venuto poi il controllore, donna, giovane, acida. voleva farmi la multa perché non ho messo il numero di tessera sull'abbonamento. "va bene." "va bene cosa?" "se mi fa la multa la pago."
  • è morto capitan findus. ma perché lo devo sapereeeee!?!??!?
  • equinozio/giorno=notte/stelle-pianeti/festa religiosa-pagana/venerdì santo-via crucis/capodanno siriano/primo giorno di primavera/terra-agricoltura... tutto assieme. un ingorgo spiritual-popolare
  • ATTENZIONE! siete tutti spiati

19 marzo 2008

17 marzo 2008

uff, che fatica uccidere i mostri nel water...
non riesco a trovare:
  • The Dead Science - Sign your name (Absolutely Kosher 2004)
  • Peter Bennett - Stairway to heaven on glass harmonica (Private 2004)
  • Richard Buckner + PW Long - ain't no grave (Secretly Canadian 2000)
  • Tim Tetzner
e poi... basta

16 marzo 2008

Onora il padre e la madre (Before the Devil Knows You're Dead - 2007)


Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Marisa Tomei, Albert Finney.
La Famiglia America è marcia fin nelle radici (Kelly Masterson l'ha scritto e Sidney Lumet l'ha diretto). 3

11 marzo 2008

Modeselektor - Happy Birthday (2007)


tra i preferiti di fine 2007 di thom yorke c'è madvillain - non un granché. ci ha preso invece con Modeselektor, elettroteutonico duo che pompa con gran perizia, emoziona. ci sono un paio di tracce veramente notevoli, ma è tutto l'album che gira veramente bene. groove. 4

Raheem DeVaughn


...del resto il vantaggio di estrapolare isolare singole tracce ti dà modo di andare a pescare piccoli episodi totalmente diversi dal contesto in cui sono immersi - diamanti immersi nelle feci. è questo il caso di Love Behind the Melody, di Raheem DeVaughn, solito black soul che mi fa cacare, ma che contiene un capolavoro della musica scura chiamato Woman, uno da C60, da ascoltare e riascoltare e riascoltare...

10 marzo 2008

L’apparenza della somiglianza


In principio c’era Dieter Rams. Il suo lavoro come direttore del design alla Braun dagli anni Cinquanta fino al 1997, ha dato alla luce prodotti di grande successo (basti ricordare che molte sue creature sono esposte al MoMA). Poi venne Jonathan Ive, dal ’97 la mente della Apple in fatto di design. I suoi prodotti, dall’iPod all’iPhone, sono sulla bocca e, se non nelle tasche di tutti, almeno nei desideri di molti.


E alla fine arrivarono i blogger, a mettere in dubbio l’originalità del secondo in favore del genio del primo. Da quando, infatti, nelle scorse settimane il blog americano Gizmodo ha sostenuto che «quando si guardano con attenzione i prodotti Braun degli anni Sessanta di Dieter Rams e li si confrontano con quelli Apple di Jonathan Ive, non si può far a meno di notare la somiglianza della loro filosofia di design, che va oltre l’uso accorto dei colori, della selezione dei materiali, della forma dei prodotti», nei blog di tutto il mondo i commenti si sprecano. Si ammicca al dejà-vu, si denuncia la citazione, si parla addirittura di «gemelli separati alla nascita».


Lo stesso Gizmodo, lanciando la pietra, parlava di «un’influenza che permea ogni singolo prodotto Apple», di «ispirazione diretta» e di «omaggio» ai prodotti disegnati da Rams. Per arrivare a farne una questione di comandamenti. Attenzione però, ché il "settimo: non rubare" non c’entra nulla. Quello in questione è il decalogo del buon design di Dieter Rams. Dieci regole per la realizzazione di prodotti vincenti, dove si ravvisano nero su bianco quegli stessi principi di «onestà» e «semplicità» cui Jonathan Ive, ipse dixit, si dedica da sempre. Ma non è detto che quella di Ive sia una citazione. Almeno non secondo Fabio Verdelli, direttore del Centro ricerche Ied, professore di design e designer a sua volta. «Il design – dice – riflette sempre il proprio tempo. Rams e Ive operano in due momenti assolutamente diversi. Quindi anche i loro prodotti sono diversi. Essi hanno in comune la passione e un grande talento, e il tentativo di essere il più essenziali possibile. Non altro».


Ovvio che quando si vuol rimanere sull’essenziale, sostiene Verdelli, è facile che si rifacciano cose già fatte. E poco importa se la filosofia di Ive si sia o meno strutturata sugli insegnamenti di Rams: la forza del design di Ive non è nei principi di semplicità e di onestà, ma nella possibilità di lavorare con materiali di un certo tipo. «La sua genialità sta nell’impiegare le risorse di Apple in un design di grande qualità tattile e produttiva. Se riproponesse le stesse cose con materiali meno di qualità, lo stesso oggetto con la stessa forma sarebbe molto più spiacevole da guardare, da toccare».


Anche seguendo tutt’e dieci i comandamenti di Rams. E aggiunge: «Quel decalogo è un gioco di comunicazione. Nel campo della creatività non c’è, né può esserci, una "ricetta" per fare bene le cose o farle male. Ci sono designer che lavorano in una maniera completamente opposta a Rams, eppure fanno grande design».


È il caso dell’architetto Stefano Giovannoni. Chi ha visto i suoi lavori per Alessi sa bene che l’essenzialità non fa rima con la sua idea di design. Capita che per riconoscere in quello che ti trovi davanti un set sale e pepe avresti bisogno del libretto di istruzioni. Eppure, contrariamente a quanto sostenuto da Rams – secondo il quale i designers dovrebbero eliminare tutto ciò che non è essenziale per preservare gli oggetti dalla caducità delle mode – capita che quello stesso set, realizzato nel ’93, sia un prodotto tra i più venduti ancora oggi.Come Rams, anche Giovannoni è al centro dei dibattiti dei blogger. Qualche mese fa su designerblog.it compariva un post secondo il quale una sedia realizzata da Philippe Starck per Kartell fosse una scopiazzatura della sua Bombo Chair del ’99. Ma a suo dire non c’è nessuna analogia tra la due sedie. Così come ritiene che le somiglianze tra i prodotti di Ive e Rams siano una forzatura. «Nel valutare oggetti di design ciò che fa la differenza sono gli elementi legati alla tecnologia. Perché il design non è solo forma, non è solo disegno. Anzi è tutto fuorché disegno. Certo, è la prima cosa che si nota, ma le caratteristiche da considerare sono altre: il modo di costruire, l’utilizzo dei materiali, il modo di trarre ispirazione, la cura dei dettagli». Un mondo molto più profondo e ricco di quello "a prima vista".


Se davvero c’è un punto di contatto tra Ive e Rams, secondo lui, sta nel fatto che sia la Braun che la Apple si servono di strategie di produzione che coinvolgono tutta l’azienda, dal designer all’ingegnere al marketing. Ed è questo che determina la realizzazione di prodotti vincenti. «I loro prodotti, inoltre, hanno contenuti di una novità tale che rende inutile l’andarli a caratterizzare fortemente con il disegno. Come meravigliarsi che utilizzino entrambi un linguaggio basic?».

(Nòva, Il Sole-24 Ore, 6/3/08)

Los Campesinos! - Hold on now, Youngster (2008)


Allegra combriccola di (ex?) studenti di Cardiff - fresca spensieratessa + la comune hippie di frisco + bran van 3000 + akron family + adolescenza + scuola + indie pop + emo + !!!. 2 per la simpatia

The mars Volta - The Bedlam in Goliath

Dopo aver sentito qualcosa superficialmente in giro tempo fa avevo insindacabilmente deciso che mi facevano cacare. Il video di Wax Simulacra (singolo di questo nuovo album) però mi ha incuriosito. E no, non mi fanno cacare, suonano un impasto rock e ispirazione free jazz, fiati e organi molto seventies, continui cambi di voce con un timbro alla Serj Tankian (System of a Down). (Mi) piace molto sulla corta/media distanza, la mezz'ora non la reggono, troppi colpi di scena. 2

Sarà una mia impressione, mi succede sempre più spesso di sentire nel rock un approccio più pop in questo senso, ovvero puntare di più sul brano che sull'album. (Non vale molto per i Mars Volta, che creano gli album attorno a un core concept). Una specie di ritorno alle origini mainstream. Fin troppo facile accostarlo alla vendita online della singola traccia. Non so se mi piace.

Hermano - Into the Exam Room (2008)


Hermano, ennesimo gruppo figlio della madre di tutte le battaglie stoner, gli ex Kyuss. Per la precisione, questo è l'ennesimo gruppo del cantante che non sapeva cantare John Garcia. L'effetto è un po' più mainstream, più marcatamente southern meno lisergico effetto bon jovi. Se proprio non c'è altro da ascoltare. 1,5

Foo Fighters - Skin and Bones (2006)


Album live unplugged. For fans only. C'è marigold. Non voglio sapere altro - il resto non mi riguarda. s.v.

06 marzo 2008

(2008) Jack Johnson - Sleep Through the Static


Ancora più lagnoso del precedente.
Non c'è alcuna ragione per ascoltare questo album. Inutile. cancellare subito dal lettore/dalla memoria. Non parla né al cervello né al ventre né ad alcuna altra parte del corpo al di fuori dei testicoli. Ø

Bogdan Raczynski - Samurai Math Beats (1999)


Come spesso accade è la curiosità per il personaggio che mi ha spinto verso Bogdan Raczynski (al giorno d'oggi se non sei almeno un po' squatter non sei nessuno...) e il suo stile di vita insolito. Anni fa ho sentito un di lui dj set durante un rave a Bologna (una specie). Molto teatrale, testa tra le mani e headshaking, mentre il laptop faceva tutto da solo. Solo per gli amanti del pum pum. I riferimenti ai videogiochini li capiscono solo gli appassionati. E chi ha voglia di perder tempo su internet. Mi sta simpatico.

04 marzo 2008



interessante

la profondità delle 3.09

Sto lavorando su foto in RAW file di 10-12 mb avendo accesi contemporaneamente due programmi di gestione immagini complessi come Photoshop e Capture NX, condivido il mulo, carico foto su due siti differenti, mentre aspetto controllo la posta, ascolto musica con iTunes e ho skype e msn messenger accesi. Tutto assieme. Il mac (che ha più di 2 anni) non è ancora esploso. Poi ci si chiede che differenza c'è tra Windows e OS X...

01 marzo 2008