ancora divertenti, 2,529 novembre 2008
mogwai the hawk is howling (08)
 un altro avvolgente ed entusiasmante album dei mogwai. è sempre la stessa cosa: chitarra pianissimo e fortissimo, la voce è rara e fuori luogo, sono i m. un gruppo strumentale. in avanti, prendere o lasciare. 3,25
tv on the radio dear science (08)
la spinta propulsiva della rivoluzione tiviondereidiana si va esaurendo. meno entusiasmante dei precedenti. 2,75
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28 novembre 2008
Il laboratorio dell'odio
Alla radice delle violenze scatenate da fondamentalisti hindu contro i cristiani in Orissa e altre zone dell'India, ci sono ancestrali divisioni di casta, interessi politici e paura dei cambiamenti sociali. Due gesuiti tracciano un quadro della crisi e raccontano le sofferenze delle vittime
Un interessante articolo su quanto sta succedento in India
Un interessante articolo su quanto sta succedento in India
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24 novembre 2008
23 novembre 2008
Black Mountain In The Future (2008)
Si conferma il trend anni 70 ecc.
Einstuerzende Neubauten The Jewels (2008)
Un mondo estremo ma affascinante, in cui le orecchie vengono solleticate (e martoriate) da mani esperte, da sartina e operaio metalmeccanico, grevi e al tempo stesso sensibili e abili.
Un pachiderma a proprio agio in una boutique di cristalli.
Sono passati dal distruttivismo al costruttivismo.
s.v.
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Assalti frontali Un'intesa perfetta (2008)
Ci sono Bonnot, Glasnost e Paul G.
Le solite carenze musicali nonostante la (post) produzione Casasonica. Ma anche le cadute nella banalità tipo
fascio giù le lame/giù il coltello infame/chi è quel cane che colpisce nel sociale/al posto del cervello c'ha un buco nero
ecc.
2,75
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Peter Broderick
Musica per colonne sonore, piano, archi, corde, sensazioni, stasi infinita.
Music For On Paper Wings (2007), pianissimo.
Docile (2007), quasi solo piano, il più ostico.
Music For On Paper Wings (2008); + strumento singolo.
Home (2008) minchia canta anche, è troppo commerciale ci manca solo paris hilton
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Brian De Palma, The Black Dahlia (2006)
La ricostruzione (orchestrata da Dante Ferretti in Bulgaria) è perfetta. Molte scene, soprattutto il luogo del ritrovamento di Elizabeth Short, sono esattamente come me le ero immaginate, soprattutto quando leggevo I miei luoghi oscuri. Ma forse questo è merito di Ellroy, che dipinge un quadro con quattro pennellate.
Il resto è superfluo. Non ci siamo con i personaggi. la dalia e la bionda non vanno bene, Scarlett Johanson spaesata, Hilary Swank si salva (eccome), Josh Hartnett non sa se fare Humphrey Bogart o Dashiel Hammett e fa sbellicare. Alla fine sembra Warren Beatty in Dick Tracy. Che pena.
Bruttino (2 - De Palma delusione), ma fa veramente impressione la ricostruzione scenografica.
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Estremismi
Caro Senatore Pera, in questi giorni ho potuto leggere il Suo nuovo libro Perché dobbiamo dirci cristiani. Era per me una lettura affascinante. Con una conoscenza stupenda delle fonti e con una logica cogente Ella analizza l’essenza del liberalismo a partire dai suoi fondamenti, mostrando che all’essenza del liberalismo appartiene il suo radicamento nell’immagine cristiana di Dio: la sua relazione con Dio di cui l’uomo è immagine e da cui abbiamo ricevuto il dono della libertà. Con una logica inconfutabile Ella fa vedere che il liberalismo perde la sua base e distrugge se stesso se abbandona questo suo fondamento. Non meno impressionato sono stato dalla Sua analisi della libertà e dall’analisi della multiculturalità in cui Ella mostra la contraddittorietà interna di questo concetto e quindi la sua impossibilità politica e culturale. Di importanza fondamentale è la Sua analisi di ciò che possono essere l’Europa e una Costituzione europea in cui l’Europa non si trasformi in una realtà cosmopolita, ma trovi, a partire dal suo fondamento cristiano-liberale, la sua propria identità. Particolarmente significativa è per me anche la Sua analisi dei concetti di dialogo interreligioso e interculturale.Ella spiega con grande chiarezza che un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile, mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo. Mentre su quest’ultima un vero dialogo non è possibile senza mettere fra parentesi la propria fede, occorre affrontare nel confronto pubblico le conseguenze culturali delle decisioni religiose di fondo. Qui il dialogo e una mutua correzione e un arricchimento vicendevole sono possibili e necessari. Del contributo circa il significato di tutto questo per la crisi contemporanea dell’etica trovo importante ciò che Ella dice sulla parabola dell’etica liberale. Ella mostra che il liberalismo, senza cessare di essere liberalismoma, al contrario, per essere fedele a se stesso, può collegarsi con una dottrina del bene, in particolare quella cristiana che gli è congenere, offrendo così veramente un contributo al superamento della crisi. Con la sua sobria razionalità, la sua ampia informazione filosofica e la forza della sua argomentazione, il presente libro è, a mio parere, di fondamentale importanza in quest’ora dell’Europa e del mondo. Spero che trovi larga accoglienza e aiuti a dare al dibattito politico, al di là dei problemi urgenti, quella profondità senza la quale non possiamo superare la sfida del nostro momento storico. Grato per la Sua opera Le auguro di cuore la benedizione di Dio.
Benedetto XVI
(corriere.it, 23/11/08)
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16 novembre 2008
07 novembre 2008
nooo/2
"forse non è necessario che ti cambiamo il pc"
"adesso vediamo"
"adesso vediamo"
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03 novembre 2008
J. Demme The Manchurian Candidate (2004)
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Rodriguez Cold Facts (1970)
s.v.
Lindstrøm Where You Go I Go Too (2008)
fuori tempo massimo.
le lunghe cavalcate fantasy nel mondi di jarre e oldfield per piacere no, eh.
Ø
02 novembre 2008
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