17 marzo 2009

Il teatro degli orrori

Il teatro degli orrori, Dell’impero Delle Tenebre (07)
il loro in pratica albun d'esordio (a parte uno split 10" con gli Zu), càpita a fagiuolo dopo lo scoramento per mancanza di carne fresca nostrana quanto meno commestibile. e dico carne fresca, non La Nuova Musica Italiana che ha almeno 10 anni.
questa eccome se è commestibile.
i primi marlene kuntz, surreali, fantastici per ritmo e sregolatezza, interessanti nelle liriche e nella loro musicalità, grottesca lucida pazzia, il basso punk slappato di bleach.
fenomeni come in italia non se ne sentono da tempo. c'è una predominante di improvvisato ma fresco e sapientemente dominato, incanalata alterazione fisica e psichica. la voce grezza e amelodica. ★ ★ ★ ★ ☆



Dio mio
Ma senti questa qui che bella! Una notte buia e minacciosa è per colpa di questa forse, ci siamo spinti troppo lontano e lontano a volte vuol dire morte! Lo sapevi che dovevamo finire cosi, Dio Dio e non so correre nella notte senza meta, senza una luna e tu che inventi fantasmi e spettri per farmi urlare di rimorsi nell'oscurità. Lo sapevi che andava finire cosi! Dio mio, spregevole schifoso, non sei che un lungo delirio di un lungo rifiuto e ti liberi solo di ciò che possiedi. Lo sapevi che andava a finire cosi! Dio mio ma come potrà mai la notte assassina cingere il buio dei tuoi occhi neri? Amore mio, amore mio.... Amore, lo sapevi che andava a finire cosi, Dio mio, e adesso a correre nella notte senza meta, senza la luna e la fredda buia chiave. Dio mio guardaci tu. ...E iniziai a piangere mentre tu dormi senza respiro sei cosi bello che mi ricordi un letto di neve e il vento ride e il freddo soffia, sembra che voglia prendersi gioco del nostro viso e vecchio cappotto ed è per questo non sono mai e poi mai più tornato indietro. Indietro non si ritorna, eh eh eh eh! Questo è poco ma sicuro!

E lei venne!
Finalmente è una morta folle creatura adesso posso bere quanto mi pare
senza vederti impazzire senza dovermi sfibrare
ma soprattutto senza con gesto quotidiano richiamare l'attenzione delle forze dell' ordine
E lei venne!!
Folle di una creatura incontro al destino
beffardo e crudele
Era era era un'estate come questa che mi innamorai di lei
per spegnere la sete orrenda che mi divora dentro
Non basterebbe il vino che può contenere la sua tomba
e non è poco visto che l'ho gettata dritta in fondo a un pozzo
E lei venne!!
Folle di una creatura
incontro a un destino beffardo e crudele
Folle di una creatura
incontro a un destino beffardo e crudele
Ma quanto siete stronzi sfigati e ricchi di mai
né d' estate né d'inverno avete saputo cosa sia davvero l'amore
Evviva sono libero
libero oh la libertà della mente adesso posso bere quanto cazzo mi pare
senza vederti impazzire
senza dovermi sfigurare
ma soprattutto senza con gesto quotidiano richiamare l'attenzione delle forze dell'ordine
Stasera mi sbronzo di brutto
e alla fine mi sdraio per terra e dormo come un cane
mi passasse sopra un tir o un intercity io me ne frego
me ne frego di dio
me ne frego del demonio
me ne frego dei sacramenti
me ne frego di te
non me ne frega niente di dio del demonio dei sacramenti e di te
Folle di una creatura
incontro a un destino beffardo e crudele
Oh non siamo tutti chi un po' più o chi un po' di meno
siamo tutti tutti tutti completamente pazzi

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