05 luglio 2009

 

quando meno te lo aspetti
ho sentito un brano per radio e incuriosito mi sono procurato i tre album di fink.
un'epifania.
Fin Greenal in arte fink è un dj techno di bristol sotto contratto con ninja tune convertito alla canzone d'autore, mostly acustica. cuori trafitti, routine quotidiana, piccoli gesti, solo esseri umani, nessun dialogo sopra i massimi sistemi del mondo, saudade contemporanea.
a tratti ricorda le lagrime di piers faccini e chris isaac, ma senza lacune; nutini-e-quella-roba-lì, però ascoltabile.

Biscuits For Breakfast (06)
non c'è un brano solo passabile, non c'è un calo di tensione, non un passaggio interlocutorio. qualità assoluta.
★ ★ ★ ★ ★

Distance and Time (07)
idem come sopra. bellissimo. forse questo è il più intenso e struggente. (quasi) un capolavoro.
★ ★ ★ ★ ☆

Sort of Revolution (09)
l'ultima rivelazione. So much changes in a single word.
★ ★ ★ ★ ☆

presa singolarmente, ciascuna di queste tre perle farebbe gridare al miracolo. con tutte le brutture di questo mondo, perché non si ascolta più Fink e si fuma meno crack?
soprattutto, chi ha detto che potevo aspettare fino ad ora per andare in scimmia con la sua musica?
sentendo So Long (Biscuits, 06) mi sono scoperto a cantare I Can't Stand the Rain

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