10 giugno 2010

More about CementoThomas Bernhard, Cemento (1982)
soffocante.
sull'inazione – tra beckett e kafka. sulle ossessioni di rudolf, che bernhard ritaglia sulla propria persona.







l'incipit.

Da marzo fino a dicembre, scrive Rudolf, mentre, cosa che in questo contesto va menzionata, ero costretto a prendere grandi quantità di Prednisolon per combattere il mio morbus boeck riacutizzatosi per la terza volta, misi assieme tutti i libri e gli scritti pensabili di e su Mendelssohn Bartholdy, visitai tutte le biblioteche possibili per conoscere a fondo il mio compositore prediletto e la sua opera e, questa la mia esigenza, per studiare nel modo più accurato tutti questi libri e scritti con la più accanita serietà in vista di un'impresa quale la stesura di un vasto lavoro scientificamente inappuntabile, che in effetti mi aveva tenuto nella massima apprensione già per tutto l'inverno precedente, e infine, solo dopo questo studio scrupoloso, adeguato all'argomento, esattamente il ventisette gennaio alle quattro di mattina il mio proposito era stato di poter cominciare questo mio lavoro, che avrebbe di gran lunga superato e distanziato tutte le cose da me scritte, pubblicate e inedite, riguardanti la cosiddetta musicologia, pensavo, un lavoro progettato già da dieci anni e mai realizzato – dopo la partenza, stabilita per il ventisei, di mia sorella, la cui presenza di settimane a Peiskam aveva subito annientato sul nascere anche il più piccolo pensiero di un inizio del mio lavoro su Mendelssohn Bartholdy.

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