18 novembre 2011

dopo aver litigato con un venditore di strada che sosteneva che fossi razzista perché non l'ho salutato e gli ho guardato la mano e dopo aver visto che (la mano) era di colore non gliel'ho stretta*, dopo aver mangiato un panzerotto e un gelato e un caffè (ed essermi reso conto di avere un filo esagerato), prima di rendermi conto troppo tardi che era in corso uno sciopero delle ferrovie dello stato che mi ha costretto a chiamare mio padre chiedendogli di venirmi a prendere in mezzo alla nebbia e portarmi a casa a notte fonda, ho visto


Tomboy, di Céline Sciamma (11)
i bambini sono ben diretti, è delicato, non invasivo, soprattutto zero morboso, poca rettorica, francese ma interessante. bello, bravi.



















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* a) in realtà la mano gliel'ho stretta un minuto prima e b) naturalmente non occorreva che gli guardassi la mano per indovinare che fosse di origini africane, ma questa ovvietà non faceva parte della sua abilissima strategia di marketing per vendermi un libro sul razzismo

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