01 settembre 2014

Michael Haneke, Il nastro bianco (Das Weiße Band, 2009)

in tv
lucido e spietato - la crudeltà osservata da un microscopio - esteticamente e formalmente potente.
quello che mi convince meno è la tesi di fondo. nonostante la mia avversione per l'imposizione rigida, bigotta, ipocrita, sbagliata di parte di certe chiese, non può essere usata come metafora del terreno fertile, dell'ambiente favorevole in cui sono nate le tragedie che hanno investito l'europa pochi decenni più tardi, vedi nazismo in germania. forse ne sono la concausa, ma certo è troppo riduttiva una simile ottica. questo film ha un corpo bellissimo ma le ossa fragili

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