19 ottobre 2006

alitalia/cimoli

Dal Sole-24 Ore del 18/10/2006

Buonuscita in caso di dimissioni - Lo stipendio è il più alto tra i vettori Ue. È pronto un paracadute d'oro
«Il contratto di lavoro in essere con il presidente-amministratore delegato prevede che qualora il presidente-a.d. si dimetta dal rapporto di lavoro su richiesta dell'azionista di maggioranza di Alitalia, avrà diritto a percepire l'intero compenso che gli sarebbe spettato sino alla scadenza del termine contrattuale, considerando per la parte variabile come integralmente raggiunti gli obiettivi».
Giancarlo Cimoli gode di un paracadute d'oro se il Governo lo licenzia, come descritto nel prospetto pubblicato dall'Alitalia per l'aumento di capitale da un miliardo di euro lanciato nel novembre 2005.
Cimoli prometteva l'utile per quest'anno, invece si stima una perdita di 300 milioni. Sfiduciato da mezzo Governo, contestato dai sindacati, Cimoli sembra in uscita. Avrebbe chiesto otto milioni di euro per togliere il disturbo. Se gli venisse riconosciuto quest'importo sarebbe sorprendente, perché il suo contratto di lavoro, un contratto di amministrazione di tre anni, terminerà in maggio. Cimoli è in carica dal 5 maggio 2004. Ha lasciato le Fs con una buonuscita di circa 5 milioni. Il suo successore, Elio Catania, il mese scorso si è dimesso con una buonuscita, secondo indiscrezioni, tra 5 e 7 milioni.
Il compenso lordo del presidente dell'Alitalia nel 2005 è stato di 2,786 milioni di euro (+21% sul 2004). È lo stipendio più alto fra i capi delle compagnie aeree europee. Alitalia è in rosso (nel 2005 167 milioni di perdita, dopo proventi straordinari), le altre in attivo.
Guadagna meno di tutti Michael O'Leary, l'amministratore delegato della prodigiosa Ryanair: 837mila euro nel bilancio al 31 marzo 2006 (+23%), con un utile netto di 306,7 milioni (+10%). Wolfgang Mayrhuber, a.d. della Lufthansa, che ha chiuso il bilancio 2005 con 453 milioni di utile netto, ha percepito 1,34 milioni lordi, la metà di Cimoli. Più bassi i compensi di Air France-Klm, 913 milioni di utile netto nell'esercizio al 31 marzo 2006. Il presidente Jean-Cyril Spinetta ha percepito 966.720 euro lordi, Leo van Wijk, presidente Klm, 1,096 milioni.
British Airways ha dichiarato 467 milioni di sterline di utile netto nel bilancio al 31 marzo 2006, cioè 694 milioni di euro. Al timone ci sono stati prima Rod Eddington, poi Willie Walsh. Eddington ha ricevuto 383mila sterline (569mila euro), Walsh 887mila sterline (1,32 milioni di euro): nel complesso Ba ha pagato ai due capiazienda 1,89 milioni di euro. Eddington ha inoltre guadagnato con le stock option 1,54 milioni in euro.
Cimoli non ha opzioni azionarie. Gli conviene, visti i chiari di luna per Alitalia in Borsa.

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