30 gennaio 2009

operation nostalgia

(martedì 27)

cercando di tornare a casa, da quello che alle ferrovie dello stato evidentemente non considerano un punto nevralgico (milano), a un'ora chiaramente tarda (21.30), niente più treni per un'ora e mezza ma bus sostitutivo. che è un po' come dire, dammi i soldi per i treni nuovi! eccoti un pullman come cazzo mi fa più comodo. e dì anche grazie che ti va ancora bene, gentile cliente.
gente appisolata, abbruttita dal trasporto pubblico. nella penombra delle lucine del bus, radio commerciale a caso di sottofondo.
mi sembra di tornare a 15 anni fa quando andavo/tornavo dall'università. anche allora una fermata ogni 5 km/paesino, anche allora una gran rottura di cazzo.
purtroppo l'italia è un paese fondato sulla gomma, che se è quella dei copertoni delle bici va ancora bene, ma se la gran parte diventa tubo di scarico, no.
purtroppo la prossima volta mi toccherà prendere l'autovettura, anche se sono le nove di sera. ne va della mia salute mentale.
quanto costerà un treno con due vagoni rispetto a un autobus? quale azienda non riesce a trarre profitti dal monopolio in un settore cruciale, pesantemente finanziata da stato e regioni come il trasporto su rotaia, vessando i propri clienti con un bus sostitutivo? forse servirebbe una dirigenza sostitutiva, con compensi che prescindono dai risultati economici.

aggiornamento (uno dei tanti). giovedì prendo un treno partito da milano porta garibaldi alle 22.15. a lambrate (6 minuti/4 km) ha già 15 minuti di ritardo. a rogoredo si rompe. entro in casa alle 0.15. e per fortuna che non dovevo andare FINO a cremona...

Nessun commento:

Posta un commento