02 gennaio 2012

Irène Némirovsky, I cani e i lupi (1940)

*** Attenzione: di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***
 
purtroppo mi ricorda Il cacciatore di aquiloni di hosseini

...Non sai come, da bambina, immaginavo il mio amore per te, la mia vita con te, così, adesso, il pomeriggio alle quattro immagino di dovermi sbrigare, mi dico che non bisogna dimenticare la merenda o, nei giorni di pioggia, il cappuccio, e mi vedo tornare a casa tenendo un bambino per mano. Ma credo che sia un sogno irrealizzabile. Dio non mi ha fatto per queste cose. Mi ha fatto per vivere ai margini della vera vita delle donne, per trovare la mia gioia e il mio dolore fuori dal consueto cammino delle altre


Dio mio, perché non me l’hai dato? Era fatto per me, destinato a me, e io a lui… Dammelo! Accetto tutto: il suo abbandono quando si sarà stancato di me, il dolore, la vergogna, tutto quello che vuoi, ma dammelo! Non è possibile che io l’abbia amato invano per tanto tempo, se non per la tua volontà di riunirci un giorno! Dammelo, Signore… La strada era buia e deserta, Nessuno avrebbe visto scorrere le sue lacrime.

se pensi che brani come questi possano farti palpitare il cuore, allora questo libro fa per te
★ ★

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