07 ottobre 2007

Safari


Non il software, né la "caccia" con una macchina fotografica. Ma quello vero.


S. African Eastern Cape
* 7-TROPHIES, 1X1 – 10 DAYS
* Safari Package: $5,900
* This safari package is one of the best values we‘ve found for international big game hunting. This outfitter hunts on over 750,000 acres of private land teeming with excellent trophy quality animals. Accommodations and meals are first-class and the professional hunters are some of the finest around. This is a great hunt for groups or families. Package includes a Cape kudu, Black or Blue wildebeest, Cape bushbuck, Blesbok, Impala, Springbuck and Duiker. Early bookings recommended, now booking for 2008 and 2009.
* Rates: $5,900 – 10 days, seven trophies/person, 1x1
* Dates: March – October
* Includes: Professional hunter, trackers, skinners, lodging, meals, airport transfers, in-field transportation, field care of trophies.
* Not included: Trophy fees on additional animals taken, dip/pack/crate and shipping of trophies, tips.

06 ottobre 2007

Tanto per ribadire il concetto


La vignetta di oggi di Cronaca qui

Un nuovo piromane si aggira per il Nord Italia



Cronaca qui

p.s.: forse non si vede bene, ma al piede si riporta la notizia di "7mila aborti l'anno. La strage silenziosa". E la copertina di ieri era: "100mila clandestini terrorizzano Milano"

05 ottobre 2007

Paradosso

"Pippo Baudo presenta la NUOVA Domenica In"

è più un paradosso o più un ossimoro?

02 ottobre 2007

Ecco dove sono i morti

Myanmar - 01.10.2007





Trovati cadaveri nei canali intorno Rangoon. Si crede siano monaci gettati in mare dai militari

Come i desaparecidos che i militari argentini trucidavano nel 1978. Così anche le vittime della repressione militare della Giunta birmana guidata da Than Shwe sarebbero in parte state gettate in mare. Alcuni siti della dissidenza birmana hanno rilanciato la notizia che verrebbe da diversi collaboratori a Rangoon. Al momento ci sono anche un paio di foto che mostrano i corpi di monaci rinvenuti nei canali tra l'ex capitale e il mare delle Andamane. "Diversi nostri attivisti ci chiamano per segnalare corpi di monaci che galleggiano nelle secche, nei canali e nei golfi vicino al mare" ha detto a PeaceReporter il caporedattore di un sito che raggruppa i dissidenti birmani in esilio. "Questo confermerebbe la voce che i militari, dopo aver prelevato nei giorni scorsi i monaci dai monasteri di Rangoon, li hanno caricati su navi della Marina militare per poi scaricarli in mare aperto". Come durante la dittatura militare argentina,come nel libro ''El Vuelo'' del giornalista Horacio Verbitski, dove i 'desaparecidos' venivano scaricati nell'oceano da elicotteri militari in volo. E di "parecchie persone disperse" parla anche con PeaceReporter Democratic Voice of Burma dalla Norvegia, a nome di tutti i dissidenti che danno informazioni dalla Rangoon resa deserta dalla furia dei soldati. "Stiamo passando dalla repressione militare alla 'Pulizia personale' una nuova variante birmana della 'pulizia etnica', dove le persone degli oppositori vengono eliminate, ci ha detto al telefono Moe Aye, caporedattore di Dvb e coordinatore dei collaboratori da Rangoon. Questa notizia si aggiunge al timore che i duecento morti dei giorni passati siano stati immediatamente cremati per non lasciare tracce della brutalità del regime, come confermato da quanto risulta al servizio funerario centrale di Rangun in Ayewae, che avrebbe ricevuto oltre 200 cadaveri nei 4 giorni di repressione più dura, o come risulterebbe a diversi cimiteri. Da più parti le voci dicono che i corpi dei manifestanti uccisi sono stati bruciati immediatamente, per non lasciarsi dietro tracce della carneficina.

E altri scenari inquietanti, con diverse similitudini con le dittature sudamericane degli anni ’70, ci provengono dai racconti dei dissidenti che hanno raccolto informazioni su dove vengono portate le persone arrestate nel corso delle manifestazioni degli ultimi 5 giorni. Secondo i calcoli delle organizzazioni di dissidenti, dall'inizio delle manifestazioni contro il regime il 19 agosto passato, i militari hanno represso le proteste arrestando finora quasi 6mila attivisti e monaci "scesi a marciare a fianco del popolo birmano". Tra essi, oltre 2mila sono monaci e 100 dovrebbe essere le suore; il resto sarebbero studenti del movimento di protesta e simpatizzanti del Nld (National League for Democracy) di Aung San Suu Kii. Per loro il regime ha già allestito quattro centri di detenzione, con analogie che ricordano i primi mesi della repressione seguita al golpe cileno dell'11 settembre 1973 di Augusto Pinochet. I quattro centri sono nella cittadina di Insein, nord di Rangoon, intorno la più grande e tristemente famosa prigione che negli ultimi 40 anni ha raccolto i prigionieri politici, oppositori del regime. Uno è lo stadio di calcio Taks, "dove si troverebbero tra i 2 e i 3mila oppositori prigionieri" secondo quanto riportato da ‘Democratic Voice of Burma, organo dei dissidenti birmani in esilio. Sotto il dominio britannico, lo stadio era un ippodromo per le gare di galoppo. Poi un ex Istituto tecnico di informatica, "i cui studenti sono stati allontanati da scuola", il Ddi; una ex fabbrica chimica di medicinali denominata 'Bbin' e un vero campo di tende, eretto a lato dell'enorme struttura di Insein.

01 ottobre 2007

Sfida ad armi impari contro l’impunità

La testimonianza del procuratore Bruno Tinti. I tempi di prescrizione e i carichi di lavoro dell’amministrazione diventano un aiuto per chi compie reati

«Toghe rotte, la giustizia raccontata da chi la fa», Edizioni Chiarelettere 12 euro.

«Ogni lunedì mattina, a Torino, due poliziotti bussano alla porta di un procuratore del tribunale: bisogna compilare le richieste di decreti penali per violazione dell’articolo 186 del Codice della strada, quello della guida in stato di ebbrezza. Ma chi lavora lì, il procuratore aggiunto Bruno Tinti, si arrovella da tempo: «Ma perché non possono farsi pagare gli stessi 900 euro a cui li condanniamo noi? Tanto più che i nostri 900 euro non li pagheranno mai. Succede così: noi chiediamo il giorno stesso al gip di fare il decreto penale, però glielo mandiamo tra due anni perché la cancelleria prima non ce la fa; il Gip ci mette altri due anni a fare le notifiche. A quel punto è scattata la prescrizione e l’ubriaco al volante non paga nemmeno un euro».
Paradossi come questo spiegano perché la giustizia italiana non funziona. Tinti li ha raccontati nel libro «Toghe rotte», edito da Chiarelettere, di cui ha parlato ieri intervenendo al programma «Viva Voce», su Radio 24. Non c’è un filo di retorica nelle pagine scritte dal magistrato di Torino: al contrario, il libro è una lucida ricostruzione di chi è chiamato ad amministrare la giustizia ma deve fare i conti con un sistema desolante.
«Ma lo sanno i cittadini italiani che, vista la prescrizione, noi lavoriamo spesso per niente?» chiede provocatoriamente Tinti. E invita ad analizzare i reati di tipo finanziario, settore in cui il magistrato è specializzato: «In Italia bancarottieri, evasori, truffatori hanno vita facilissima – racconta Tinti – ci sono alcuni processi che neppure cominciano e sono già prescritti. Faccio un esempio: poniamo che la Guardia di Finanza oggi stesso vada a controllare i bilanci di una società e faccia la verifica fiscale dal 2003 al 2006. Per fare la verifica ci mette un anno e magari scopre un falso in bilancio del 2005. Quando il rapporto arriva sulla mia scrivania è già la fine del 2008. A quel punto me la fate fare un’indagine? Il che vuol dire esaminare conti bancari all’estero, controllare commercialisti spesso con sede a Londra. Questa indagine, se lavoro come una bestia, dura almeno un anno e mezzo. La prescrizione per falso in bilancio, per una società quotata in Borsa, scatta a sette anni e mezzo. Risultato: non arriviamo nemmeno alla sentenza di primo grado».
Gli esempi contenuti in «Toghe rotte» a volte sono spassosi, in altri casi si ride per non piangere. Inarrivabile il racconto di «come ammazzare la moglie e vivere felici», nel quale si spiega come è possibile compiere un uxoricidio e cavarsela con appena cinque anni di carcere. Il tutto applicando rigorosamente il Codice. «Nei confronti del quale – aggiunge polemicamente Tinti – non voglio dire una sola parola».
Con tutte le garanzie previste a difesa dell’imputato, in carcere ci vanno sempre meno persone: «Ormai ci finisce solo qualche omicida, qualche rapinatore e una sterminata quantità di extracomunitari che rubacchiano o spacciano», prosegue Tinti. «Il sistema non dà risposte. Una pena di tre mesi inflitta il giorno stesso o quello successivo la commissione di un reato ha un effetto deterrente. Invece una pena finta di sei anni, inflitta dieci anni dopo il reato, vuol dire che si può delinquere impunemente».
(Il Sole-24 Ore, 29/9/2007)

24 settembre 2007

Battles - Mirrored (2007)


Uno vede un video su uttùb e dice Fiico! Poi ascolta il disco e alla seconda dice Fico, Mbeh alla terza e Due maroni alla quarta. In uno shuffle con altri 20.000 brani Fiico! tutto il disco per intero Due maroni. 2-

Pyongyiang, mass games, 29/8/2007


Il qualto laich

22 settembre 2007

Le foto delle vacanze

puntuali come le tasse e la morte, qui



o nei link a fianco

20 settembre 2007


Cuban blind photographer Eladio Reyes, takes pictures during an exhibition of photography for blind people in Mexico City, 20 September, 2007. AFP PHOTO/Ronaldo SCHEMIDT

Battles

The spectaculor 8 minute video for Tonto is the result of a collaboration between United Visual Artists and Battles, produced by Warp Films

19 settembre 2007

Auschwitz through the lens of the SS


Nel sito dello United States Holocaust Memorial Museum si può sfogliare un album di foto dei gerarchi nazisti ad Auschwitz. Banchetti, risate, fisarmoniche di fianco ai forni che bruciano migliaia di esseri umani

17 settembre 2007

15 settembre 2007

Realtà aumentata mobile

La Nokia studia un telefono cellulare con telecamera, Gps, sensori, bussola, che sovrappone scritte alle immagini reali. Se lo punti verso un fabbricato, te ne appare il nome con informazioni sulla struttura e sugli uffici che contiene. I dati vengono da sensori sul posto o da una base dati centrale. La tecnologia attuale è adeguata a realizzare il sistema, ma le reti di telefonia mobile l’hanno ancora adottata.
Un’iniziativa simile è proposta da Wikipedia. Puoi scaricare un articolo Wikipedia (o fornire un tuo testo) e al sito www.semapedia.org ne chiedi la traduzione su un adesivo con codice a barre leggibile da cellulari. Ricevuta la targhetta e ottenuto eventuale permesso, l’attacchi vicino al monumento o al negozio descritto, offrendo al pubblico un servizio gratuito.
(Roberto Vacca su Nòva24, "Il Sole-24 Ore", 13/9/2007)

04 settembre 2007

Vinicio Capossela "Non si muore tutte le mattine" (2004)


Non-romanzo. E', come dice capossela, un mucchio di roba accatastata: eterogenea, approssimativa, pensieri, esperienze, bevute, passato, persone, luoghi, viaggi, sentimenti, compasso, tristezze, melodie, liquori, molti liquori, passioni, stile personale, difficile da seguire quando è troppo ubriaco, affastellato e stratificato, quando il riferimento al testo canzone di Vinicio si fa denso, impermeabile ai non habitué, nebuloso; ma decisamente migliore ed efficace quando la mente ragiona e mette un minimo d'ordine, il flusso di pensieri e parole segue un suo percorso, anche contorto, ma completo e corposo. 2,5. Questa volta il mio istinto pregiudizioso ha avuto torto.
P.S.: "Marco Follini si separa dalla moglie" (Novella 2000, 23 agosto 2007)

samurai.fm