18 giugno 2007

speedy j
























un mostro un genio pazzo un gigante della musica artificiale, riuscire a entrare nel suo mondo è un'esperienza unica. prendersi il tempo necessario e premere l'interruttore. apocalittico.

Ginger (1993). Quasi 15 anni si sentono. elettro a metà tra techno e ambient, con riflessi glam. robert miles e miami vice. tastierine imbarazzanti, ma qui si scorgono le radici della tipica cavalcata speedyjiana, sentire perfect pitch. 2

G Spot (1996). datato, a basso contenuto doomico, galoppante, electroglam e tastierizzato, anche se i germogli cominciano a vedersi. Un tranquillo weekend digitale. 2,5

Public Energy no. 1 (1997). un'onda dromica invade e pervade. 3,5

A shocking hobby - del 2000, ma senza tempo. pietra angolare. pura emozione. 4,5

Loudboxer (2002). Ritorno alla techno, al martello degli esordi, incessante e percussivo. 3

Collabs (2004-...). Serie di 12" e cd dedicati alle collaborazioni. Nel mazzo si ricorda Collabs 3000: Metalism (2004) con chris liebing e Collabs 401 (2006) con george issakidis.

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