04 dicembre 2009

in viaggio

19.30, treno per casina, lo prendo, non vedo nessuna faccia conosciuta, sono tutti strani, hanno forme diverse, ma sono sicuro che sul display sulla banchina la direzione fosse quella giusta. infatti non arriva a casina ma a pavia. adesso sto su in cazzo di intercity (6 euro) che mi sta riportando a milano dove prenderò un altro (il primo della serata, invero) treno, facendo molta attenzione ad arrivare a destino.
erano almeno 5 anni che non mi capitava una cosa del genere. ciclicamente mi rincoglionisco, con l'aggravante che l'ultima volta era (forse) domenica e avevo preso un treno sovrappensiero e/o al volo, boh.
rogoredo non mi è mai piaciuta e da stasera ancora meno. ho avuto l'impulso di scrivere una mail di protesta a chi di dovere perché sono sicuro che ci fosse scritto 19.30 xxxxx. ma apparentemente ero il solo ad aver sbagliato; ci sarà un motivo. avendo 10 minuti e non avendo ancora mangiato, nel frattempo ho gradito una brioche rafferma al cioccolato, mezzo litro di cappuccio, praticamente una tazza da colazione, al bar difference di pavia (h 20.10). pensavo di cenare a casa, ho fatto colazione a pavia. c'è chi prende il caffè al lago e chi fa colazione a pavia alle otto di sera.
devo pisciare e togliermi le lenti; necessariamente in questo ordine. e in mezzo lavarmi le mani. oppure mi lavo le mani mi tolgo le lenti piscio e mi rilavo le mani. prima però decido se mangiare ancora qualcosa, che tanto ora che arrivo a casa sono le dieci di sera ed è ora di pranzare. e poi stabilisco in quale momento della cavillosa procedura inserire l'atto del fumare senza aspirare. mi sento ralph fiennes in Spider (il film*, non il libro**).

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* sette più.
** che non ho letto.

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