25 settembre 2006

v for vendetta

diretto da James McTeigue, assistente alla regia degli ultimi due vomito-matrix, prodotto dagli stessi wachowski bros (e si vede).
sicuramente era difficile portare sul grande schermo questa complessa opera narrativa (il termine "fumetto" o "comics" in questo caso è davvero riduttivo), e quindi si può condividere l'idea di distaccarsi dall'opera originale e fare qualcosa di differente (laddove in sin city, invece, si è cercati di aderire il più fedelmente possibile all'opera: c'è persino chi è andato a verificare la posizione e contare i cerotti sulla faccia di Marv/Rourke), di seguire sì e no il complesso intreccio narrativo originale e di approfondire solo alcuni degli aspetti, dei temi e dei personaggi , di sorvolare sull'elaborata trama testuale creata da moore.
in questo senso, il risultato può essere visto come un fumetto, la trasformazione in qualcosa che non era. il risultato è ambivalente: dal punto di vista estetico (che mi pare sia sempre più importante nel cinema oggi, soprattutto dopo l'"invasione" di soggetti tratti da fumetti, cartoni, serie animate & c.) è pirotecnico, affascinante e godibile, dall'altro tutto ciò porta a un'inevitabile appiattimento, alla riduzione a una trasposizione cinematografica di un'inghilterra sotto dittatura che somiglia più a 1984 di orwell che v per vendetta di moore (e infatti i wachowski hanno voluto come interprete del dittatore l'attore john hurt, lo stesso "big brother" della trasposizione cinematografica di 1984. la citazione è evidente. o forse, da buoni americani, perché hanno preferito vedere il film piuttosto che leggere il libro).
forse si è insistito troppo sulla figura di guy fawkes. sembra matrix con la musica di superman. forse per questo che moore ha disconosciuto l'opera, dopo aver collaborato alla sua realizzazione. o forse solo perché è un pazzo furioso. 2,5

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