20 settembre 2006

Jean-Michel Basquiat Show a Milano

dal sole-24 ore del 20 settembre:
Si intitola «Jean-Michel Basquiat Show» ed è la più grande mostra interamente dedicata al pittore afroamericano finora allestita in Europa (nella foto, una tela esposta). A curarla è la Triennale di Milano che da oggi — e fino al 28 gennaio — ospiterà 80 tele e 30 opere su carta dell’ultimo esponente della stirpe degli "artisti maledetti". La retrospettiva sarà arricchita da filmati che documentano il rapporto di amicizia tra Basquiat e Andy Warhol. Nato a New York nel 1960 da padre haitiano e madre portoricana, Basquiat è morto a 28 anni a causa dell’abuso di droghe. «Nella sua opera — ha detto l’assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi — non c’è traccia di incompiuto. Con i suoi graffiti ha vendicato lo scempio delle città da parte del capitalismo selvaggio».
L'anno scorso Keith Haring e oggi Basquiat. Prima un graffitaro gay morto di aids e poi un altro graffitaro tossico morto di overdose. sarò ingenuo, ma non riesco a capire come mai i writers nostrani "imbrattano" i muri e sono un cancro della società da estirpare, mentre quelli importati "vendicano lo scempio delle città da parte del capitalismo selvaggio", che a milano è assolutamente a suo agio. La differenza tra chi lascia una firma e chi disegna con le bombolette mi sembra troppo sottile per soddisfarmi

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