

I Cugini degli Interpol. Con la loro impalpabilità, nulla tolgono ai parenti dalle influenze dark wave post punk iancurtisiane. E la noia sùbito prende il sopravvento. Non mi piace sentire la voce
dietro la musica. O è
alla pari (come usano molti gruppi) o è
dentro (come per esempio nei royalize) o rompe la barriera e passa
attraverso (come si può permettere di fare Paul Banks degli Interpol, appunto). Perché lo dico io.
The Back Room (2005):
1An End Has a Start (2007):
1,5 (ma la differenza col precedente è robbetta...).
Belle le copertine.
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