12 gennaio 2008

The Editors

I Cugini degli Interpol. Con la loro impalpabilità, nulla tolgono ai parenti dalle influenze dark wave post punk iancurtisiane. E la noia sùbito prende il sopravvento. Non mi piace sentire la voce dietro la musica. O è alla pari (come usano molti gruppi) o è dentro (come per esempio nei royalize) o rompe la barriera e passa attraverso (come si può permettere di fare Paul Banks degli Interpol, appunto). Perché lo dico io.
The Back Room (2005): 1
An End Has a Start (2007): 1,5 (ma la differenza col precedente è robbetta...).
Belle le copertine.

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