06 febbraio 2007

Ben Harper - Both Sides og the Gun (2006)


In Ben Harper convivono due anime, una urlante roca e distorta (Ben) e l'altra belante e melliflua (Harper), e di solito convivono piuttosto bene, alternandosi o mescolandosi. In questo album ha voluto scinderle nettamente, riversandole su due dischi separati, non utili ai fini della lunghezza ma evidentemente necessari a ben per dimostrare l'esistenza di due punti di vista rispetto a un'arma, a un'offesa, una violenza. L'anima ovina è più discontinua, anche se nel disco 1 ci sono gli episodi migliori. Il secondo ha una media più alta ma con pochi acuti; è più anonimo. E in fondo questo finto doppio album è un po' come tutti i precedenti di Harper: picchi altissimi ma performance da rivedere. Come a dire che scrive delle canzoni bellissime (tipo Morning Yearning tanto per intenderci) ma ogni tanto smarona un po'. Forse sono con lui o forse no: è meglio fare canzoni bellissime o album bellissimi? Certo, dipende. E allora, è meglio essere determinante durante un campionato mondiale di calcio con gol e assist portando così la propria nazionale in finale ma sbagliare il rigore decisivo per la vittoria, oppure essere considerato un talento della madonna, non vincere mai niente perché non si è determinanti ma vincere un mondiale per merito dei propri compagni?
2,5 (per la cronaca)

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