12 febbraio 2009

Mogwai live @ Rolling Stone (Milano) 10/2/2009


21.30 circa
(pur)troppo tardi decido di parcheggiare la macchina in superdivieto dopo intense ricerche. copro velocemente i 15-18 isolati che mi separano dal rolling stone. a cercare parcheggio ho decisamente perso tempo, e infatti non solo mi sono perso gli errors, ma anche i mogwai hanno già iniziato! spero da poco. sorprendentemente strapieno e pubblico compatto, non mi resta che fermarmi nel settore femminile, dove le ragazze si mettono perché vorrei-salire-sul-gradino-e-infilarmi-nella-calca-ma-non-mi-sentirei-a-mio-agio. e-poi-non-vedrei-un-cazzo-lo-stesso. andiamo-al-cesso-in-due. (a proposito, pensavo che i mogwai fossero del genere scacciafighe, ma non è affatto così. ci sono molte donne, molto giovani, e meno, poco pubblico alternative, molto casual, grigio, nocciola, blu, autunno, inverno. pochi piercing e per nulla capelli colorati.
entrato, vengo accolto dal muro di (3) chitarre distorte (alla mogwai) che sovrastano basso, batteria e (più avanti) tastierino numerico. birra. (ma ho ancora freddo...) luci fisse, soffuse e dense, lunghe cavalcate nelle steppe elettrificate, evocazione e suggestione, pathos, qualche "grazie", ondate di chitarra, a valanga, ininterrottamente, quello che ci si aspetta, quello che IO voglio, potrei ascoltarli ogni martedì, farli diventare un'abitudine, come un dopolavoro bocciofilo, che non sarebbero monotoni, o forse sì, il pathos se ne andrebbe a farsi fottere. fatto sta che queste due ore scarse mi sono decisamente piaciute, nonostante la posizione di merda dell'ultimo momento e altre quisquilie. bravi scozzesi.

scaletta ufficiosa qui

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