03 settembre 2008

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Il caso aveva tre mesi di vita. Era già diventato il più importante omicidio di donna di ogni tempo. Il caso Dalia nera era stato un caso grosso - molto Los Angeles. Il caso Simpson lo eclissò in fretta. Era enorme. Era epica arte dell'interpretazione. Era un circo multimediale allestito in pura malafede, basato sulle tremule fondamenta di un goffo squarta-e-fuggi. Tutti quanti sapevano che a uccidere era stato O.J. I dotti batterono quella verità e fecero cose da pazzi per cercare verità nascoste e precedenti empirici. I falchi dei media sfruttarono con più ferocia la verità. Vedevano il caso O.J. come un microcosmo volgare. Culi e cocaina. Narcisismo da palestra e la schiavitù bidirezionale di un mondo basato su alimenti milionari. Il pubblico del livello infimo connotò il delitto. Volevano lo stile di vita pacchiano di O.J.; non potevano averlo; si accontentarono di un ipocrita dramma moralistico che gli spiegava perché quello stile di vita fosse da rifiutare.

(james ellroy - i miei luoghi oscuri) 

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